IDENTITA’ DI GENERE: RETAGGIO CULTURALE MILLENARIO, LESSICO, COSTUMI SOCIALI E DISCRIMINAZIONI TRASVERSALI NEL TERZO MILLENNIO

 

5^B Liceo Linguistico "F. Da Collo" - Conegliano (TV) - A. S. 2015-16
5^B Liceo Linguistico “F. Da Collo” – Conegliano (TV) – A. S. 2015-16

Il video proposto in questo post è il prodotto finale di un’unità di apprendimento svolta nella 5^B del Liceo Linguistico dell’I.S.I.S.S. “F. Da Collo” di Conegliano (TV).

Il titolo del lavoro mi sembra esemplificativo dei contenuti che vogliono essere anche un contributo alla sensibilizzazione e alla riflessione di un fenomeno che sempre più oggi detiene le prime pagine dei quotidiani e TG nazionali: l’uccisione di donne per mano di uomini che  giustificano l’orrore dei loro gesti asserendo si tratti di amore e gelosia.

Nulla di tutto ciò, al contrario il fenomeno è frutto di un malato retaggio culturale che dalla notte dei tempi vuole le donne subordinate agli uomini per mera convenienza e puro opportunismo.

Il lavoro svolto dalle studentesse della 5^B vuole invece far emergere le cause che portano sempre più uomini al rifiuto reciso dell’autodeterminazione femminile, soprattutto quando questo riguarda la scelta di donne che si sono a loro accompagnate per un tratto di strada e poi decidono di troncare relazioni e matrimoni. Questo rifiuto molto spesso sfocia in una rabbia incontenibile da parte di questi uomini che non trovano altra soluzione che non sia l’omicidio.

Per comprendere l’entità del fenomeno è necessario rintracciare le sue cause. Ed è esattamente ciò che hanno tentato di fare le studentesse del “Da Collo”, proponendo anche soluzioni praticabili facilmente, se solo ci rendessimo tutti conto di quanto ciascuno di noi è realmente in grado di fare per modificare comportamenti, un uso del lessico e costumi sociali che attualmente risultano ancora troppo spesso lesivi della dignità e della libertà della donna.

 

 

Bibliografia:

  • Storia dell’emancipazione femminile
  • La questione dell’identità di genere nella trattazione filosofica
  • La condizione femminile in altre culture
  • La condizione femminile nel Novecento: cinema, pubblicità, arte, letteratura, fumetto, educazione
  • Jane Austen, Pride and Prejudice; analisi e riflessione sulla società tra ‘700/’800 inglese e il ruolo assegnato alle donne dell’epoca
  • Charlotte Bronte, Jane Eyre; analisi del personaggio centrale e tra ciò che la società le impone ed il percorso da lei intrapreso per essere come lei desidera e la conquista profonda del sé interiore
  • Emily Bronte, Wuthering Heights; analisi della dicotomia presente nel romanzo tra ruolo femminile tradizionale e ruolo femminile anticonformista e ribelle (Catherine vs Isabella)
  • E. M. Forster, Passage to India; razzismo e discriminazione di genere come prospettive altre e dell'”altro”
  • Virginia Woolf, Orlando; la differenza di genere come fattore culturale e non diversità biologica
  • La condizione femminile durante la Seconda Repubblica e il franchismo (Carmen Sotillo in Cinco horas con Mario M. Delibes, Nada di C. Laforet, le consulenze della dott.ssa Francis)
  • Il cambiamento delle donne spagnole negli anni ’70/’80 (Mi querida señorita, un ramito de violetas di Cecilia, la funcionaria asesina di Alaska, Le canzoni contro la violenza di genere)
  • Violenza di genere: definizione del problema e strumenti d’azione e informazione
  • Identità di frontiera (transessuali e drag queen), Tacones lejanos e Todo sobre mi madre di Almodovar; Mi querida señorita J. Armiñan, Juana la loca di J. Sabina
  • L’identità come strumento delle sceinze sociali: dalla psicoanalisi ai queer studies.

Images in video taken from Google Search

Music used free of copyright.

© L. R. Capuana

2 Replies to “IDENTITA’ DI GENERE: RETAGGIO CULTURALE MILLENARIO, LESSICO, COSTUMI SOCIALI E DISCRIMINAZIONI TRASVERSALI NEL TERZO MILLENNIO”

  1. Profondo, originale, attualissimo! Un bel lavoro. Complimenti ragazze, bravissima prof <3

    1. Brave soprattutto le ragazze, io mi sono limitata a dare degli input e fornire il materiale, assieme ai miei colleghi, che loro hanno rielaborato e personalizzato in un modo che ha piacevolmente sorpreso anche me. Grazie del feedback, molto gradito.

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