Può essere una semplice fantasticheria riguardante un modo di essere e di funzionare del mondo secondo i desideri di qualcuno; in tal caso essa può al più valere come un miraggio. Ma il fatto di essere frutto della fantsia non deve venire considerato come motivo di condanna: tutte le cose nuove e utili (o anche no), tutte le scoperte, tutto il progresso, sono frutto innanzitutto della fantasia. (…) l’utopia non è altro che l’affermazione di una civiltà possibile contro le strettoie del presente.
L’ultima lezione, E. Rea, p. 163
Mi sono presa la briga e il tempo di analizzare i programmi politici più significativi dal mio punto di vista per poter compiere una scelta di voto razionale e consapevole. Le scelte fatte per queste schede riassuntive rispecchiano le mi personali posizioni politiche e quindi non hanno nulla di neutro.
Prima di iniziare mi preme sottolineare che il resoconto dato dai media mainstream circa i fatti avvenuti nelle concitate settimane di fine luglio a me sembra assolutamente falso. Infatti, non ritengo affatto che il governo Draghi sia stato sfiduciato, piuttosto che il Presidente del Consiglio abbia approfittato se non addirittura creato le condizioni per poter sfilarsi lasciando il cerino in mano ad altri e segnatamente nelle mani del Movimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte, ma ancor di più in quelle della Lega e di FI. Il discorso di Draghi a me ha dato la sensazione di chi, incerto sulle posizioni che avrebbe assunto Conte avesse preferito tagliare da solo la testa al toro tirando dentro la crisi di governo anche gli altri due che, come si è visto, alla minima provocazione lo hanno sfiduciato.
D’altra parte i tentennamenti di Conte dinnanzi ai due affronti già subiti: la fuoriuscita di Di Maio e altri dal movimento; nonché l’inserimento dell’inceneritore di Roma da parte del PD, senza dimenticare peraltro che il PD non aveva punto difeso i provvedimenti identitari del movimento come il Reddito di cittadinanza, stravolto da un emendamento della Lega e il Bous 110% bloccato sostanzialmente dall’azione di governo; eppure, anziché determinare tutto ciò un’azione decisa e chiara da parte di Conte, aveva prodotto il documento dei nove punti di cui si chiedeva conto al PdC che, per tutto il tempo, lo ha praticamente ignorato. Ebbene di fronte a tutto questo tira e molla il PdC ha pensato bene di rassegnare le proprie dimissioni senza che il suo governo venisse sfiduciato.
Sarebbe dunque il caso che si dicesse senza ulteriori ipocrisie che la vera scelta irresponsabile l’ha compiuta proprio il capo di quel governo dei migliori tanto celebrato e acclamato dai media e da una certa parte politica che di suo, in questa crisi di governo, c’ha messo tanto, ma davvero tanto e senza minimamente preoccuparsi del bene del Paese che si è trovato a sorbirsi una campagna elettorale estiva e surreale mentre il mondo va a scatafascio.




















Tutti i link:
Brochure_programma_FdI_qr_def.pdf (fratelli-italia.it)
Programma elettorale – Unione Popolare (poterealpopolo.org)
ProgrammaM5S_politiche2022.pdf
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