LE SCUOLE PUBBLICHE INGLESI SONO PRIVATE E PRESTIGIOSE

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Ardingly College

SI CHIAMANO PUBBLICHE MA SONO PRIVATE E MOLTO ESCLUSIVE

Il primo punto da chiarire in questa sede riguarda la dicitura “Public Schools”, questa infatti  è una delle più ambigue contraddizioni lessicali che inducono in errore tanti stranieri che, non conoscendo a fondo il sistema scolastico britannico, danno per scontato che se si indicano degli istituti scolastici come “Public Schools” (tradotto letteralmente: scuole pubbliche) questi siano di fatto statali e senza oneri finanziari per gli studenti che li frequentano. In realtà, nel caso specifico, è l’esatto contrario, ovvero si tratta di scuole molto esclusive e private. In origine l’aggettivo “Public” era inteso per indicare “open to the paying public” (tradotto: aperte al pubblico pagante).

 

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UNA TRADIZIONE DI ORIGINI ANTICHISSIME

Per comprendere bene l’evoluzione del sistema scolastico inglese bisogna fare un passo indietro e soffermarci sulle cosiddette Grammar Schools sorte nel XII sec. sotto l’egida della Chiesa Cattolica. Gli studenti  le frequentavano  fino all’età di quattordici anni, concluso questo primo percorso di studi potevano proseguire gli studi universitari o entrare in seminario. Con la riforma protestante di Enrico VIII e la confisca di tutti i beni della Chiesa anche i monasteri e i centri studi vennero soppressi e acquisiti dalla Corona che comunque ne mantenne viva la tradizione.

Tuttavia, alcuni di questi collegi acquisiscono l’indipendenza dalla Chiesa Cattolica prima ancora della Riforma, il Winchester College fu il primo nel 1382, il secondo fu l’Oswestry School nel 1407 e, il più prestigioso di tutti, Eaton College nel 1440, quest’ultimo infatti è quello prescelto dai reali e da gran parte dell’élite britannica anche oggi.

 

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Getty Images

 

COLLEGE O COLLEGIO

La maggior parte di queste scuole riservate alla formazione della classe dirigente britannica, 164 su tutto il territorio inglese e 69 in Irlanda del Nord, è costituita da collegi con convitti – dotati di tutti i comfort – per consentire anche a studenti provenienti da distanze significative di frequentarle; si contraddistinguono per gli ampi spazi  esterni (campus) e per le strutture sportive all’avanguardia; inoltre, forniscono una grande varietà di attività extra-curricolari da cui gli studenti possono scegliere per trascorrere al meglio il loro tempo libero; non meno importanti sono gli ambienti dedicati allo studio come le sale letture annesse alle biblioteche che vantano spesso volumi antichissimi e molto pregiati, proprio in virtù del fatto che si tratta di istituzioni di antichissima tradizione che nel tempo sono state lautamente sovvenzionate da vecchi studenti o dalle famiglie di quelli che poi le frequentano con investimenti ingenti e che ne hanno via via accresciuto il prestigio, esattamente come osservava Virginia Woolf nel suo famoso saggio, A Room of One’s Own.

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È nel solco di questa tradizione che le cosiddette Grammar Schools approdano ai giorni nostri con lievi modifiche susseguitesi nel tempo, infatti se fino agli anni ’60 lo studio di latino e greco antico ne costituiva la base fondante, nel passato più recente i curriculum didattici sono stati modernizzati introducendo discipline più attinenti alle attuali esigenze degli studenti ampliando quindi l’offerta. Il curriculum didattico e i programmi delle discipline sono del tutto indipendenti dalle direttive del Ministero dell’istruzione inglese o da qualsivoglia controllo delle autorità locali (LEA).

 

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Eaton College

 

DISCRIMINAZIONI DURE A MORIRE

Ritenute l’apice di un sistema scolastico eccessivamente selettivo e, quindi, fortemente discriminatorio, nel 1965 fu emanata una norma attraverso cui il governo intendeva predisporre che tutte le istituzioni scolastiche si trasformassero gradualmente in istituti comprensivi (Comprehensive Schools) al fine di ridimensionare appunto le discriminazioni a scapito di giovani provenienti da classi sociali meno abbienti. La norma però non prevede alcun obbligo perentorio e tale trasformazione è rimasta più una dichiarazione di intenti che non un’effettiva trasformazione, tant’è che non si è mai compiuta ed è tutt’ora in corso.

UN CONFRONTO TRA QUESTE SCUOLE E LE SCUOLE STATALI ITALIANE E’ DEL TUTTO IMPROPRIO

Alla luce di quanto fin qui esposto è del tutto evidente che azzardare una qualsivoglia comparazione tra questo tipo di scuole e le scuole statali italiane, giocando sull’ambiguità della denominazione in inglese, è non solo improprio ma soprattutto ingeneroso. Nel caso specifico si tratta di istituzioni di antichissima tradizione che, nel tempo, si sono arricchite sempre più perciò sono in grado di offrire attività extra-curricolari di altissimo livello e che, comunque, rientrano in orari pomeridiani e rappresentano, trattandosi di convitti dove gli studenti, per la maggior parte vivono, di attività più ludiche che didattiche ma che, ovviamente, arricchiscono ulteriormente l’esperienza scuola che va ben oltre la didattica ma è un’esperienza di vita, accessibile a pochi e incredibilmente esclusiva.

 

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Mi viene da dire, per concludere, che solo in luoghi come questi poteva essere ambientata la saga di Harry Potter, tanto cara ai giovani.

© L. R. Capuana

Images taken from Google Search

Link utili:

http://metro.co.uk/2016/09/09/what-is-a-grammar-school-how-schooling-is-different-to-state-education-and-why-they-are-controversial-6118187/

http://www.bbc.com/news/education-34538222

http://www.politics.co.uk/reference/grammar-schools

 

 

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