I FONDI DEL PNRR PER LA SCUOLA 4.0

Grazie ai fondi del PNRR a scuola tornano i banchi a rotelle e gli arredi flessibili perché, anziché migliorare le condizioni effettive degli edifici scolastici italiani (pare siano in arrivo fondi anche per la riqualificazione edile, ma non nell’immediato) spesso vetusti e a rischio crollo, ne abbiamo già avuto ampie dimostrazione, le priorità di questo e del precedente governo sono, ovviamente, gli ambienti di apprendimento digitali per una didattica innovativa.

AUTONOMIA DIFFERENZIATA A SCUOLA: UN DISASTRO ANNUNCIATO

La strategia è sempre la stessa, si tagliano i fondi e si aspetta che vada tutto in malora per addossare ogni responsabilità a chi opera nel settore preso di mira e da privatizzare. Avremmo dovuto imparare bene la lezione, non bisogna dare spago e rivendicare invece con fermezza un aumento dovuto, tardivo e a parità intatta e non modificata delle ore attualmente previste dal CCNL. I tremila euro al mese ci spettano già adesso ed è pure tardi.

LA SCUOLA ITALIANA FA SCHIFO: LA CAUSA? I DOCENTI

La delegittimazione della classe docente è lo strumento grazie al quale il sistema di istruzione italiano può essere scardinato per negare alle generazioni future il sacrosanto diritto ad un’istruzione di qualità uguale per tutti.

CONTRATTO SCUOLA: UNA PROPOSTA INNOVATIVA O LA SOLITA ACREDINE CONTRO I DOCENTI?

Il 30 dicembre è uscita un interessante articolo farcito di una lunga serie di pregiudizi e luoghi comuni sparsi qua e là solo per avanzare una proposta riguardo al contratto … Continue reading CONTRATTO SCUOLA: UNA PROPOSTA INNOVATIVA O LA SOLITA ACREDINE CONTRO I DOCENTI?

STUDENTI STRANIERI NELLA SCUOLA ITALIANA

I DATI SULL’ABBANDONO E LA DISPERSIONE SCOLASTICA CI DICONO CHE IN MAGGIORANZA SONO STUDENTI CON CITTADINANZA NON ITALIANA A LASCIARE LA SCUOLA SENZA AVER COMPLETATO IL PERCORSO DI STUDI. SENZA PRENDERE IN SERIA CONSIDERAZIONE LA CONDIZIONE DEGLI STUDENTI NON ITALOFONI NELLA SCUOLA ITALIANA IL PROBLEMA NON SARÀ MAI AFFRONTATO SERIAMENTE. PERTANTO, RESTERÀ IRRISOLTO.

RIGORE E SELEZIONE NELLA SCUOLA? ANCHE NO, GRAZIE!

La scuola della Costituzione italiana è inclusiva e non selettiva e a quella ci si dovrebbe ispirare sempre più pretendendo finalmente l’attuazione concreta della carta. La scuola deve favorire lo sviluppo dei suoi studenti.

Istruzione, sussidiarietà e Comunione e Liberazione

L’importanza fondamentale che un sistema di istruzione ha per un paese può essere sottovalutato solo dagli stolti, infatti è attraverso l’istruzione in generale e la scuola in particolare che si dà forma ad un’identità culturale e nazionale, è solo attraverso l’istruzione delle giovani generazioni che si costruisce una società. Ma questa può privilegiare lo sviluppo dello spirito critico attraverso i contenuti, lo studio delle materie per consentire ai giovani di costruire il proprio bagaglio culturale e l’emancipazione come prevede la nostra Costituzione che mette l’accento su una scuola laica in uno stato laico; oppure può essere di segno molto diverso, ovvero un’istruzione ispirata ad una formazione culturale ideologica, come avviene nei paesi autoritari e come accade nelle scuole confessionali, ovvero puro e semplice addestramento attraverso l’indottrinamento.

GAVOSTO Et al. SUL DEMERITO DEI DOCENTI ITALIANI

È davvero possibile pensare che le parole di un Gavosto, di un Panebianco, di un Bianchi siano quelle di gente incompetente e che possiamo derubricare come pensieri in libertà di spensierate giornate estive? Ed  è casuale la scelta del mese di agosto? O dell’esternazione del ministro sull’addestramento dei docenti proprio in occasione di un evento organizzato dall’Aspen Institute Italia, presidente Giulio Tremonti e Lucia Annunziata e Paolo Mieli membri di tale organizzazione, un’altra lobby o think tank, come va più di moda dire oggi? Peraltro, l’Aspen Institute è finanziato dal CATO Institute dei fratelli Koch, una tra le più potenti e neoliberiste lobby presenti negli Stati Uniti. Davvero vogliamo credere che siano solo tutte coincidenze?

IL “DOCENTE ESPERTO” DEL GOVERNO DEI MIGLIORI

Un percorso lungo nove anni sarà richiesto a coloro che vorranno diventare “docenti esperti”; dovranno seguire dei corsi di formazione fuori dall’orario di servizio e pagandoli di tasca loro. Alla fine non hanno alcuna garanzia di rientrare in quell’1% che potrà fregiarsi del titolo e vedersi accreditato a fine mese un beneficio economico di ben 400 € lordi, per un totale annuo di 5650 €, sempre lordi. Più che un incentivo a diventare esperti sembra un bacio in fronte dato ai soli noti.

INVALSI ED ESAMI DI STATO

Un paragone che non sta in piedi ma che serve ad orientare l’opinione pubblica per sottolineare quanto brutti e cattivi siano al sud, barano sugli esami di stato.

IL “LESSON PLAN”

Ai candidati al concorso per l’abilitazione all’insegnamento non si chiede più di dimostrare la loro preparazione sulla materia che andranno ad insegnare ma se sanno progettare un’UDA e il LESSON PLAN.

LE PROVE INVALSI 2022 SCATENANO DIBATTITI STERILI, LA QUESTIONE DI FONDO CHE LEGITTIMA L’ISTITUTO E LE SUE FAMIGERATE PROVE RISIEDE ALTROVE

La tattica è sempre la stessa: si riducono gli investimenti e si rende il lavoro impossibile, le condizioni lavorative tossiche; successivamente e a causa di tutto questo si evidenziano le inefficienze prodotte dal calo di investimenti e, quindi, dopo una massiccia campagna di delegittimazione si procede alla privatizzazione, è successo pari pari per la sanità, è il sentiero tracciato per l’istruzione pubblica e statale. Non c’è via di uscita, hanno già deciso e la pandemia viene usata per accelerare il processo, non gli sembrerà vero di avere avuto questa fortuna.