LE INADEMPIENZE DELLO STATO E I DANNI PRODOTTI ALLA SCUOLA PUBBLICA E STATALE

“No, non si tratta di una morte sul lavoro; si tratta di qualcosa che è ancora peggio e la questione essenziale non è solo la sicurezza sul lavoro che in Italia viene da sempre sottovalutata a favore del profitto. La questione centrale è che si tratta di uno studente che per assolvere il suo obbligo formativo previsto dalla legge è altresì obbligato ad una prestazione di opera lavorativa senza alcun salario.
Si muore non solo di lavoro, dunque, si muore anche per la formazione, per la scuola; che in questo caso si sia trattato di uno studente di un istituto di formazione professionale regionale, poco importa, infatti, anche gli studenti degli istituti di scuola secondaria di secondo grado pubblica e statale sono tenuti a svolgere obbligatoriamente un monte ore consistente di alternanza scuola-lavoro che presentano le medesime criticità, né tanto meno si tratta della prima vittima.”

TRA CURRICULUM DELLO STUDENTE E PIANO SCUOLA ESTATE 2021 PASSANDO PER EDUCAZIONE CIVICA

Se adoperarsi per promuovere equità e uguaglianze tra gli studenti a scuola, per ridurre il numero di studenti per classe, per rivendicare il principio secondo il quale non esistono competenze senza conoscenze, rivendicare la libertà di insegnamento, per assicurare il diritto allo studio a tutti i discenti, per una scuola che mette al centro la qualità di insegnamento e di apprendimento significa essere passatista, ebbene lo sono, con orgoglio.