“LEARNIFICATION” O LA SCUOLA COME RIVELAZIONE?

L’istruzione ha un compito ben preciso, ci dice Biesta, ossia offrire allo studente precisamente ciò che egli non ha chiesto di ricevere, bensì molto di più, offrire l’occasione di andare oltre il “presente e il particolare”, quindi non solo dare ciò che non ha richiesto di ricevere; bensì proprio ciò che non sta cercando, ciò che non sa di cercare ma che con tutta probabilità potrebbe rivelarsi importante, ovvero offrire allo studente l’occasione di imbattersi in qualcosa di inaspettato, di sconosciuto che lo coinvolga nella scoperta e nell’esplorazione del mondo e di ciò che può offrirgli.

Quindi, la scuola come luogo di rivelazione.

Mostrare al discente questa rivelazione è compito del docente.

LA DIMENSIONE ESISTENZIALE DELL’ISTRUZIONE

La dimensione esistenziale dell’istruzione è la questione centrale nel saggio di Gert Biesta, “World-Centred Education”. Essa si dipana intorno al postulato centrale dell’istruzione: far sì che l’alunno e lo studente possano crescere come soggetti autonomi, indipendenti da condizionamenti esterni. L’attenzione è posta su ciò che lo studente farà con quanto ha appreso una volta diventato adulto. Non certo riducendola alla misurazione dei risultati di apprendimento.

PERCHE’ ISTRUIRE E DI CHE TIPO DI SOCIETA’ HA BISOGNO LA SCUOLA?

Allo stato attuale ci troviamo di fronte ad una duplice e contrapposta concezione di scuola.
Da una parte la scuola chiamata a soddisfare i desiderata della società, dall’altra una scuola da tutelare dai condizionamenti sociali, da tenere come luogo a parte dove alunni e studenti possano avere il tempo per crescere e coltivare le loro aspirazioni anche culturali.
Diventa quindi essenziale riuscire a coniugare queste due opposte esigenze.
Questa impresa è possibile solo se si ribalta il quesito iniziale chiedendosi non più quale scuola serve alla società, piuttosto quale società serve alla scuola.

IL GLOBAL EDUCATION MONITORING REPORT 2023 – I DOCENTI SONO DAVVERO REFRATTARI ALLA TECNOLOGIA?

In questo quinto appuntamento sul GLOBAL EDUCATION MONITORING REPORT 2023 ci si concentra su cosa ne pensano i docenti della didattica integrata alla tecnologia.
Si evidenziano i punti di forza e le criticità.
Tuttavia, al di là dei tanti punti in comune a livello internazionale, vi sono anche innumerevoli differenze che contraddistinguono i vari sistemi di istruzione nel mondo, il che rende quasi impossibile avere un quadro omogeneo della situazione.
Questo fa sì che anche la pretesa di misurare i livelli d’istruzione degli studenti nel mondo sia alquanto velleitaria e ad uso e consumo dell’industria globale della misurazione.